MARIA DI SANT’ELENA

Una storia sempre di moda.

Una relazione tra moda, storia e performance a cura di Fosca.

Una visione del contemporaneo, una creazione in forma di sfilata con gli abiti degli archivi di Maria Puddu, ideatrice del marchio Maria di Sant’Elena che ebbe sede a Firenze in Piazza Antinori.

Il marchio – collezioni donna – attivo tra gli anni ’60 e ’80 oltre a sfilare in Sala Bianca a Firenze fu, insieme alle Sorelle Fontana, rappresentante all’estero per la moda italiana e nel corso degli anni ebbe importanti collaborazioni come il sodalizio con Regina Schrecker.

I capi delle collezioni Maria di Sant’Elena sfilano indossati da donne over50 che hanno aderito al progetto e partecipato ad un percorso di creazione condivisa e di laboratorio creativo con Fosca.

Il 21 giugno 2012 piazza Giorgini, chiusa al traffico, ha partecipato con i suoi spazi e i suoi abitanti ad un’operazione di incursione urbana diventando fulcro di socialità, storie, esperienze e azioni performative.

Condomini, ristoranti, negozi, lo spazio Frau Frisör – sede operativa di Fosca ed ex barbiere del quartiere – sono stati coinvolti negli intrecci narrativi a vista dell’allestimento e dell’evento. L’atrio del condominio anni ’70 è stato trasformato in reception per invitati e stampa. La veranda esterna della trattoria de I Briganti la dressing room. L’ex barbiere Giancarlo ospita hair&make up e backstage della sfilata.

Tutti gli altri negozi della piazza e le finestre dei molteplici condomini partecipano come ripetitori della storia di Maria di Sant’Elena, attraverso un’installazione in forma di video intervista realizzata con Maria Puddu oggi 80enne.

Lo spazio esterno della piazza, dai 4 accessi che portano alla scena performativa alla passerella della sfilata, sono stati allestiti in un gioco di rimandi e citazioni di arredi dell’epoca ‘60/’70. Piccoli salotti come accessi e lampadari di cristallo stile Sala Bianca sulla moquette del defilé. Le protagoniste dell’azione scenica sotto la regia di Fosca saranno circa 40 donne over 50 coinvolte come modelle e come attrici per dar vita ai luoghi e agli spazi topici dell’evento.
L’azione è retta dal pretesto narrativo della testimonianza di un’anziana stilista fiorentina ancora in vita, Maria Puddu, con il marchio Maria di Sant’Elena, e si concretizza attraverso l’utilizzo degli abiti originali della sua collezione privata.

L’operazione è quella di costrire un evento artistico che valorizzi le relazioni e la socialità in un quartiere – Statuto/Rifredi – non centrale e ricco di stratificazioni ed esperienze. Quel Giorgini, letterato e giurista, che dà nome alla piazza, trisavolo dell’omonimo imprenditore toscano del novecento che per primo promosse la moda italiana all’estero. Lo stesso che organizzò nel 1951 nella sua casa fiorentina il “First Italian High Fashion Show”: prima presentazione di alta moda italiana per compratori esteri, poi trasferita nella Sala Bianca di Palazzo Pitti.

In questo contesto storico e con tali intrecci di narrazioni, si colloca il progetto Maria di Sant’Elena. Una storia sempre di moda che prevede il coinvolgimento di donne comuni tra i 50 e gli 80 anni.
L’evento finale ha come fase preparatoria un percorso laboratoriale aperto, per fornire alcuni strumenti base dello stare in scena, attraverso semplici esperienze corporee.

Obiettivo è scoprire quali siano le condizioni che animano un corpo scenico e ne rendono significativa la presenza e contribuire attivamente alla realizzazione di un evento artistico, attraverso tutte le sue fasi. Le signore potranno così fare un’esperienza che affina le loro capacità di ascolto, di percezione, di consapevolezza corporea, nonché vivere un’esperienza culturale e artistica che le rende protagoniste nel loro specifico territorio, approfondendone la storia.

All’origine del progetto vi è la reale suggestion biografica di Maria Puddu, ideatrice e stilista del marchio Maria di Sant’Elena, casa di moda con base a Firenze in Piazza Antinori. La stilista Maria Puddu che adesso ha 84 anni, è nata in Sardegna a Quartu Sant’Elena, da qui il nome del marchio Maria di Sant’Elena.

Conosciuto il compagno a Cagliari, direttore della Metro-Goldwyn-Mayer, la stilista si trasferisce con lui a Firenze e, introdotta da Enrico Pea – scrittore e poeta padre del compagno – comincia a frequentare i salotti letterari della Versilia con poeti e artisti, come Ungaretti, Montale, Carrà.

In un terreno ricco di spunti, suggestioni e sollecitazioni creative, il marchio Maria di Sant’Elena incomincia il suo percorso di successo.

CREDITS

a cura di Fosca

sostenitori Regione Toscana, Comune di Firenze Quartiere 5, CCN Piazza Giorgini, Unicoop Firenze, ISIA ,Omikron, Circolo Ricreativo il Progresso, Neri Torrigiani Progettazione e Comunicazione

Maria di Sant’Elena – Progetto (pdf)

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