FOSCA è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea, attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive, con centralità sul tema del corpo. All’interno delle varie iniziative ogni volta collaborano artisti e neofiti diversi, legati ai tratti specifici dell’opera. FOSCA non vuole essere una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari. È uno spazio mentale che trova la sua manifestazione in azioni concrete nella ricerca artistica e nello studio dei linguaggi della contemporaneità, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità e scienze umane.È progetto di creazione, produzione e promozione artistica di spettacoli, laboratori, eventi, momenti di studio, mostre, pubblicazioni, trasmissioni radiofoniche. FOSCA è un network multidirezionale in continua evoluzione e come tale opera.
L’Associazione Culturale FOSCA si costituisce come tale nel febbraio 2008, anche se la sua attività ha origine precedentemente nelle azioni singole dei sui esperti già dal 2001 e la sua produzione artistica, se pur informalmente, comincia nell’anno 2006, in continuità con l’attività dell’Ass. Cult. Anonimascena (2003).
FOSCA nasce dall’idea dell’artista e psicologa Caterina Poggesi (1974/2016) che insieme a Maria Pecchioli, artista visiva e curatrice e Paola Maritati, psicologa, operatrice culturale e organizzatrice di eventi, fonda l’associazione culturale che ancora oggi opera sul territorio nazionale.
FOSCA dal 2010 al 2014 ha avuto la sua sede presso lo spazio FRAU FRISÖR FOSCA di P.zza Giorgini a Firenze, il fondo dell’ex barbiere Giancarlo ha ospitato una ricca programmazione di eventi unici quali incontri, concerti, performance, visioni, mostre. La possibilità di portare le proposte artistiche su un territorio semi periferico come il quartiere di Rifredi di Firenze è stato il motore per sviluppare nuove modalità sociali e di esplorazione urbana nelle arti contemporanee.
È proprio grazie a queste contaminazioni e connessioni rizomatiche che FOSCA si è specializzata in vari ambiti, nello specifico, formazione di operatori culturali, artisti professionisti e non, nell’arte pubblica e partecipata e nella produzione di opere d’arte dal vivo.
La linea poetica originaria di FOSCA vede la necessità di rivisitare il ruolo dell’artista all’interno del tessuto sociale, nell’incontro relazionale autentico tra le persone. Questo tentativo dimora nella convinzione etica e politica di un bisogno fondamentale, soprattutto nella società contemporanea, di creare ancora luoghi dove sia possibile fare esperienza, attraversare significati, accedere a consapevolezze, ogni volta con modalità di fruizione e formati originali.
Appare evidente l’esigenza e la progettualità di partire da un fulcro fisico, che è già un’archeologia e uno spazio mentale, per proiettarsi, risuonare e avviare processi artistici attraverso i quali le comunità, le stratificazioni del nostro panorama contemporaneo, possano riflettere su se stesse.
FOSCA trova nella durata di un tempo altro e nello spazio proposto possibilità generatrici di nuovo senso, di rinnovamento, di scardimento e di accesso all’inedito, in una veicolazione orizzontale, tra pubblico e privato, tra intimo e dichiarato, tra ordinario e straordinario, tra lavoro e svago.
Tutte le sue attività di formazione e i suoi piccoli e grandi eventi riflettono questa poetica.
FOSCA dal 2011 riceve il contributo della Regione Toscana come realtà giovane di produzione di teatro contemporaneo e dal 2015 come senior. Ha residenza stabile presso lo Spazio K di Kinkaleri a Prato, per prove e allestimenti. Dal 2018 rientra nei finanziamenti triennali per la cultura del Comune di Firenze. Dal 2015 al 2017 ha partecipato come partner al progetto Silence in the Dance landascape, sostenuto dal Mibact, nel capitolo Azioni trasversali-promozione danza coesione e inclusione sociale, per il suo lavoro di formazione e produzione artistica.