a merenda con Fosca
installazione performativa a tema letterario per bambini e non.
Ogni volta, un soggetto letterario diverso fa da traccia all’installazione.
Lo spazio – una piazza, un bosco, un giardino, un chiostro, l’argine di un fiume, la sala di un palazzo, una biblioteca – è caratterizzato da piccoli elementi scenografici che lo reinterpretano e lo delimitano impercettibilmente.
L’impianto scenico è molto semplice: alcuni personaggi del libro in questione, debitamente travestiti, abitano tale spazio deputato, immersi totalmente nella loro condizione. Altre presenze, con l’oggetto libro, meno connotate, perpetuano l’atto di leggere la storia senza riferimenti cronologici alcuni, un po’ fra sé e sé, un po’ rivolte a piccoli gruppi di ascolto, secondo gli incontri che avvengono.
I personaggi, nel frattempo, agiscono le loro piccole ossessioni e, di tanto in tanto, creano situazioni più condivise dell’agire scenico, che emergono per poi di nuovo scomparire. Alcuni musicisti suonano dal vivo, anch’essi presenze dislocate nello spazio. Il tutto si distribuisce come in piccoli focolai che si spengono e si riaccendono, si spostano e si trasformano, in diverse densità di azione.
Nel mentre, si fa pure merenda, con biscotti e succhi trasparenti, pane, gelato, continuando a fruire di questo mondo intatto e delicato.
L’intento è di creare uno spazio dell’immaginario da scoprire con tempi non intrusivi e dilatati, che non si propini aggressivo e consumistico, ma permetta di essere esplorato e di svilupparsi secondo possibilità che si rivelano, passo dopo passo, in accordo con chi partecipa.
Si auspica di creare un luogo di meraviglia sussurrata, dove vengono intessute molteplici relazioni tra il pubblico e gli interpreti, come ascolti, osservazioni, sguardi, interazioni, imitazioni, domande. L’atmosfera è conviviale e la parola permane perlopiù in dialoghi circoscritti, cercando di accompagnare il pubblico complice, attraverso la finzione scenica, nel mondo della letteratura.
Un luogo di meraviglia sussurrata, dove la parola permane perlopiù in dialoghi circoscritti rivolti all’immaginario e alla letteratura.
WORKSHOP a tema letterario per bambini
Il racconto di fantasia o fiaba ha in sé un potenziale significativo per l’esercizio dell’immaginario e per la veicolazione di paure e desideri, soprattutto per l’infanzia.
Un viaggio iniziatico e di trasformazione.
In una forma ludica e partecipata, la fiaba verrà raccontata e attraversata durante un workshop espressivo, con giochi e azioni teatrali, una lettura e la reinterpretazione attiva e fisica da parte dei bambini della storia. L’esperienza potrà essere propedeutica alla visione dell’omonimo spettacolo di Fosca.
#1 Alice nel paese delle meraviglie
La fiaba di Alice racconta l’onirico viaggio di una bambina che non si tira indietro, creatrice e abitatrice del suo sogno personale, del suo “sottoterra”. La merenda, nata da Alice underground spettacolo originale della compagnia rivolto alla primissima infanzia, cerca di creare, senza l’ausilio della magia del teatro, tramite le ossessioni e le azioni dei personaggi, la dimensione del sogno al di fuori della realtà che genera attrazione e sgomento.
CREDITS
di Lewis Carroll
ideazione Fosca
in collaborazione con Thèatre des Sens
con la partecipazione di Cristina Abati (viola)
produzione Fosca
grazie a Coop Via Carlo del Prete, Firenze
1 luglio 2011 – Castello Pasquini, Castiglioncello (Li) all’interno di Festival Inequilibrio.
maggio 2011 – Biblioteca di Sesto fiorentino (Fi)
19 marzo 2011 – P.zza Giorgini, Firenze in occasione della festa “Primavera in piazza” in collaborazione con Quartiere 5, Comune di Firenze. Merenda offerta da “Il panettiere” Piazza Giorgini 20r, Firenze.
#2 Le favole di Esopo
La favola è un breve racconto caratteristico tanto della cultura occidentale quanto di quella orientale; in essa agiscono per lo più personaggi animali, dietro i quali è facile individuare altrettante tipologie di comportamento umano. Le favole di Esopo sono caratterizzate da una irriverente saggezza, archetipiche di una umana forza e fragilità. Nella merenda l’immagine è affidata a surreali personaggi, che incarnano proprio la natura delle fiabe, metà uomini e metà animali, che con leggerezza onirica, costellano il paesaggio di insolite e curiose visioni.
CREDITS
di Esopo
ideazione Fosca
in collaborazione con Gogmagog
e con la partecipazione di Emiliano Terreni (organetto)
maschere di Isabella Staino
produzione Fosca
2 luglio 2016 – Giardino dell’Orticoltura, Firenze In occasione di Fosca in Tepidario_ lectio | ludus | visio all’interno di Estate Fiorentina 2016 Merenda offerta da Il Giardino dell’ArteCultura
16 maggio 2015 – P.zza Leopoldo, Firenze in occasione dell’inaugurazione del giardino La Terza Piazza. Merenda offerta da Unicoop Firenze, sezione soci Firenze Nord-Ovest.
2 luglio 2011 – Castello Pasquini, Castiglioncello (Li) all’interno di Festival Inequilibrio.
16 aprile 2011 – Piazza Giorgini, Firenze in occasione della festa “Primavera in piazza” in collaborazione con Quartiere 5, Comune di Firenze. Merenda offerta da “Il panettiere” Piazza Giorgini 20r, Firenze e il miele di Sabrina Accioli Carcheri, Lastra a Signa, Firenze
#3 La fattoria degli animali
CREDITS
di George Orwell
ideazione Fosca
in collaborazione con Codice Ivan
e con la partecipazione di Matteo Bennici (basso elettrico)
produzione Fosca
2 luglio 2011 – Castello Pasquini, Castiglioncello (Li) all’interno di Festival Inequilibrio.
21 maggio 2011 – Piazza Giorgini, Firenze in occasione della festa “Primavera in piazza” in collaborazione con Quartiere 5, Comune di Firenze. Merenda offerta da “Il panettiere” Piazza Giorgini 20r, Firenze
#4 Prezzemolina
Prezzemolina è una fanciulla esile, caparbia e tenace. Memè, cugino delle fate, è un buffo mago/musicista dall’aria sorniona e calma, armato di sax. Le fate sono tre entità malvagie e affascinanti. La Fata Morgana, en travesti, mezzo orco mezza dama, cantante. La madre una svampita violista. Una fiaba post espressionista, dal retrogusto punk quasi impercettibile, che si muove alla ricerca dell’idea di “bellezza”.
CREDITS
nella versione di Italo Calvino
a cura di Fosca
ideazione Caterina Poggesi
con Cristina Abati, Giulia Comper, Katiuscia Favilli, MariaCaterina Frani, Claudio Tosi, Davide Woods.
produzione Fosca
21 marzo 2015 – Roma
19 gennaio 2014 – Teatro delle Arti – Lastra a Signa (Fi)
Castello Malaspina – Fosdinovo (Massa-Carrara)
#5 Barbablù
Barbablù è una fiaba scritta a fine settecento ma colpisce per la modernità dei suoi contenuti, non tanto per la sua lettura più immediata, il maschile in relazione al femminile, ma principalmente per ciò che l’orco innesca nella protagonista: rompere il limite e affrontare l’ignoto.
Si rompe il limite imposto, si scende negli abissi. Quel limite affrontato e superato permette alla protagonista di riscoprire e di ritrovare ricchezze e forza e l’autonomia e la libertà per poterle usare.
CREDITS
a cura di Fosca
regia Katiuscia Favilli
assistenza al progetto Cristina Abati
con Cristina Abati, Carlo Salvador, Silvia Sieni
chitarra elettrica Tommaso Damianou
costumi Anna Primi/Crealab
produzione Fosca
21 Ottobre 2017 – Le Murate Art Lab in occasione di Atletica del cuore 2
23 settembre 2017 – CAOS Sala Carroponte in occasione di Terni Festival 2017
#6 Cappuccetto Rosso
Nella versione di Charles Perrault
Da secoli i lupi che corrono nei boschi di tutto il mondo uno a fianco all’altro sono due: uno in carne, ululato e ossa e l’altro etereo e immaginifico, amico e figlio delle tenebre, addomesticato da santi, animale psicopompo, simbolo di voracità e crudeltà. Impregnato più di fragilità umane che animali.
Il Lupo delle fiabe nasce sulle orme di questa seconda figura: rappresenta l’oscuro, il male, non però qualcosa di chiaramente orribile da cui scappare.
Rosso è una bambina indipendente e curiosa, che attraversa il bosco per aiutare la nonna.
CREDITS
a cura di Fosca
ideazione Cristina Abati e Katiuscia Favilli
con Cristina Abati, Katiuscia Favilli, Silvia Sieni
contrabbasso Maurizio Costantini
oggetti di scena Eva Sgrò
produzione Fosca
29 agosto 2021 – Parco di Travalle in occasione di Week end a Travalle rassegna curata da Teatro Manzoni di Calenzano